Il parto vaginale spontaneo può avvenire solo se il feto si trova all’interno dell’utero con la testa rivolta verso il basso, cioè verso il canale vaginale; questo tipo di presentazione è detta “cefalica” ossia “di testa”.
Circa il 4% dei feti si presenta podalico cioè si trova all’interno dell’utero con i piedi in basso e la testa in alto, e questo tipo di posizione “di piedi” costringe all’effettuazione del parto cesareo.
La Medicina tradizionale Cinese viene da tempo utilizzata per far cambiare posizione al feto podalico e permettere quindi un parto vaginale normale. La tecnica consiste nel riscaldamento di uno specifico punto che si trova a livello dei piedi della mamma mediante la moxibustione.
La “moxa” è un sigaro che può avere varie forme e dimensioni. Viene confezionata utilizzando le foglie di una pianta, l’Artemisia, che cresce in Cina ed in Europa e viene utilizzata anche per ricavare distillati commestibili. Il sigaro di moxa viene acceso e avvicinato a punti precisi (agopunti) della cute della paziente. Non vengono effettuate bruciature sulla pelle, la quale viene solamente “riscaldata”. Questa pratica aumenta l’attività fetale, di solito in modo sufficiente a far ruotare il feto in posizione corretta.
Il periodo ottimale per programmare il trattamento con la moxibustione per la malposizione fetale è a partire dalla 32a settimana di gravidanza. Si eseguono 5 sedute consecutive quotidiane, poi si sospende il trattamento per 2 giorni e si controlla ecograficamente la posizione del feto. Se il feto ruota in posizione cefalica si sospende il trattamento, mentre se è ancora in posizione podalica si continua con un altro ciclo di 5 sedute.
La percentuale di successo è maggiore nelle multi gravide (circa il 65%), e minore nelle primipare (circa il 35%), anche se studi cinesi riportano percentuali di successo molto più elevate.